In periodi di crisi l’ingegno personale e il desiderio di aiutare sono forze invisibili che possono trasformare, a volte anche la produzione di un’azienda. Oggi vi vogliamo raccontare la storia di un nostro cliente, la sansalvese TCM Group, un’impresa di robotica e progettazione meccanica che ha iniziato da qualche giorno a produrre mascherine da donare ai presidi sanitari del territorio servendosi della stampa 3D.
Beniamino Tambelli, General Manager di TCM Group, riporta in un’intervista: “Abbiamo pensato che era possibile progettare le mascherine e realizzarle con una stampante 3D che abbiamo acquistato da poco. Le mascherine sono state progettate e testate da un team di ingegneri e realizzate in materiale PA12, certificato per il contatto con la pelle, sono lavabili, sterilizzabili e sono consegnate con i filtri P1, P2 e P3 in dotazione.”
Il desiderio che muove le realtà del territorio a riconvertire la propria produzione è quello di sostenere l’Italia in questo momento. Per questo la sede dell’azienda ha deciso di tingere di notte la struttura con il tricolore e per questo sulle mascherine che stanno producendo c’è la scritta colorata “Andrà tutto bene”.
TCM Group ha consegnato le mascherine già ai vari Reparti degli Ospedali di Vasto (CH), di Ortona, di Chieti, di Atessa (CH), di Pescara, di Termoli, alle Forze dell’ordine e di Polizia locale della zona. La produzione giornaliera è ad oggi di 90 unità.
Continuano ad arrivate richieste da parte di forze dell’ordine, enti e case di riposo da tutta Italia.
Il team di Additive Manufacturing di TCM Group ha messo le proprie competenze a disposizione del territorio e per realizzare le mascherine ha deciso di servirsi del materiale PA12, materiale impiegato dalla tecnologia HP Multi Jet Fusion.
La particolarità di questo materiale termoplastico è la resa della grana molto fine, che permette di ottenere parti di densità più elevata e porosità più bassa rispetto ad altri metodi. Questa caratteristica rende il PA12 adatto ad ottenere una risoluzione molto dettagliata delle superfici e permette di creare oggetti con pareti molto sottili. La biocompatibilità del PA12 ne consente l’uso per la realizzazione di device medici che vanno a contatto diretto con la pelle, mentre la resistenza all’abrasione permette di creare connessioni di parti mobili.