Sono in molti a pensare che le nuove tecnologie siano responsabili di un generalizzato peggioramento della qualità della vita.
Un punto di vista che non trova grande consenso tra i manager, i ricercatori e progettisti che operano, ad esempio, nell’industria meccanica e nel settore biomedicale.
L’Innovation Economy ha democratizzato i mercati perché ha reso il loro accesso più facile, più semplice, alla portata di tutti. Democrazia è anche autonomia di scelta, libertà di dare sfogo alla propria creatività, pensare senza confini. Oggi la digitalizzazione ha favorito tutto questo rendendo indipendente l’end user nell’uso sia dei software che degli hardware, inaugurando quello che Dassault Systémes chiama Rinascimento Industriale.
Di novità tecnologiche sì è parlato ampiamente durante il NuovamacutLive 019, appuntamento conclusosi lo scorso 30 ottobre a Bologna, durante il quale sono stati presentati, a una platea di quasi 2.000 professionisti, tanti casi di successo da giovani start-up come Qura a realtà affermate come Luna Rossa Challenge e Faster.
In questo articolo ti proponiamo una sintesi delle più importanti innovazioni che sono state rese possibili grazie all’uso delle tecnologie abilitanti e all’utilizzo dei software SolidWorks. Abbiamo raccolto in un video tutti i case study raccontati proprio dai manager intervenuti al NuovamacutLive 019.
Spazio alle medie imprese del quarto capitalismo
La trasformazione dei processi aziendali non riguarda solo le grandi multinazionali, ma anche realtà che si rivolgono a piccole nicchie di mercato, quelle che potremmo definire imprese del quarto capitalismo, ne è un esempio Faster che ha portato la propria testimonianza proprio al Nuovamacut Live.
Faster si occupa della produzione di innesti idraulici rapidi impiegati su mezzi agricoli e investe il 10-15% del totale degli investimenti, circa 10 milioni di euro, in innovazione tecnologica. L’azienda leader mondiale per questo settore è un esempio di media impresa che ha applicato la trasformazione digitale in 3 ambiti: il primo relativo al processo di sviluppo prodotto chiamato life cycle, il secondo riferito alla pianificazione dei flussi finanziari e fisici, smart fly e il terzo alla smart factory.
Per Faster, ma in generale tutte le aziende, si tratta di vincere due sfide: la prima, aumentare la propria competitività che vuol dire efficientare le varie fasi di produzione con l’impiego di nuovi modelli di business che prevedano l’interconnessione delle risorse disponibili; la seconda, soddisfare il cliente con una migliore customer experience.
Come ottenere un maggior customer engagement?
Faster mediante l’uso delle tecnologie abilitanti o KET (Key Enabling Technologies) ha acquisito una grande quantità di dati che ha trasformato in informazioni utili per guidare nuovi processi decisionali. Ha introdotto, ad esempio, un software che utilizza l’intelligenza artificiale che identifica autonomamente la non conformità dei pezzi in lavorazione. Altra innovazione in fase di sperimentazione è l’inserimento di sensori nei componenti che rilevano una serie di informazioni mediante la pressione dell’olio che attraversa gli innesti. Sul fronte finanziario, invece, si serve di ben 11 diversi algoritmi di calcolo per elaborare 7 diversi scenari consuntivi da comparare con quelli previsionali. Come afferma Matteo Arduini, CEO di Faster, “serve una road map strategica, saper rivedere le proprie strategie ed essere disposti a gestire il cambiamento” questo serve per ottenere il maggior customer engagement.
Nel biomedicale l’importanza dei dati real time
Tra i protagonisti di Nuovamacut Live anche una piccola realtà come QURA che ha messo sul mercato un dispositivo biomedicale per la circolazione extracorporea e la già nota Luna Rossa Challenge che si è distinta per le numerose regate vinte. Due ambiti quello biomedicale e nautico-sportivo che apparentemente non hanno nulla in comune ma per entrambi, la digitalizzazione dei dati e la possibilità di scambiarli in tempo reale ha costituito il fattore determinante per il raggiungimento dei loro obiettivi.
Per Qura, la possibilità di interfacciare in maniera attiva il dispositivo con la strumentazione hardware (dell’azienda partner Spectrum Medic) ha trasformato un progetto in prodotto di grande interesse per il mercato. L’apparecchio, con l’ausilio di sensori raccoglie i dati sulle funzioni vitali del paziente in modo che il medico non debba essere sempre presente per monitorarlo, così da avere dei feedback diretti sull’andamento della terapia, come dice Caterina Turrisi, Chief Technical Officer e co-fondatore di Qura, il dispositivo diventa un po’ il pilota automatico.
Tagliare il traguardo con un software di simulazione
Nel mondo delle competizioni velistiche la comunicazione real time é altrettanto indispensabile per tagliare il traguardo. Gilberto Nobili, Operation Manager e Membro del team di Luna Rossa ricorda che prima di usare software di ultima generazione come SolidWorks venivano creati dei prototipi da testare alla galleria del vento, oggi invece l’uso di strumenti di simulazione in fase di progettazione consentono far lavorare insieme, velista e design, prima che l’imbarcazione venga varata, ottenendo le migliori performance con una significativa riduzione dei costi.
Quando l’ingegno conta più del capitale
Sul palco di Nuovamacut Live è salito anche Guido Porro Vp World Wide Value Solution – Indirect Channel di Dassault Systémes che ha proposto di vedere il fenomeno della digitalizzazione da un altro punto di vista ponendo l’accento sulla necessità di abbandonare l’idea che i processi siano lineari ovvero: marketing- progettazione-utente finale. Oggi, sostiene Porro, “assistiamo a un caos creativo che è ciò che guida il Rinascimento Industriale e che porta con sé una circolarità dei processi”. Il percorso deve partire dal modello 3d che, passato al reparto marketing prima ancora che vengano definiti i requisiti fondamentali, dovrà essere presentato all’utente finale, secondo una logica di virtual reality, da qui, raccolti tutti feedback potrà ritornare alla progettazione per rimodulare il progetto secondo le necessità del cliente. Questo nuovo approccio si spinge oltre il concetto di digital twin per diventare experience twin. Cosa significa? Vuol dire definire il contenuto del prodotto sulla base dell’esperienza, si tratta di avviare un’analisi degli elementi finiti per simulare come quell’oggetto verrà manipolato, rotto o aggiustato dal cliente, mettendo quest’ultimo al centro del processo di sviluppo. Con la 3D Experience Platform, soluzione inaugurata qualche anno fa dalla multinazionale francese Dassault Systémes sarà possibile raccogliere tutte queste informazioni per metterle a sistema in un nuovo percorso di revisione del prodotto adeguato alle reali richieste dell’utente.
Passare da 10 a 1.000 pezzi customizzati al giorno riducendo i costi
La digitalizzazione ha reso possibile anche un’altra tecnologia abilitante, la manifattura additiva, che ha consentito la customizzazione dei prodotti riducendo i costi e tempi di produzione. Eleonora Giacometti, Channel Manager 3D Printing HP Italy ha incentrato il suo intervento al Nuovamacut Live proprio sulla libertà creativa e di pensiero che il progettista, grazie alla stampa 3d, può usare realizzando parti funzionali in tutti i campi di applicazione. Giacometti ha sottolineato come la personalizzazione sia diventata un valore industriale e ha continuato con l’esempio della produzione delle arcate dentali, che pur essendo tutte diverse le une dalle altre, con la stampa 3d se ne riescono a produrre fino a 1.000 al giorno con un costo inferiore all’euro contro, le 10 unità giornaliere prodotte con la lavorazione tradizionale.
Innovare senza fermare la produzione, un’ottima sfida!
Non basta avere ingenti budget da investire per rendere la propria azienda smart, è importante anche avere al proprio fianco un gruppo di esperti capace di tradurre la tecnologia per adattarla al business del cliente. C’è una figura strategica, in questa grande rivoluzione in corso, che può mettere in atto il processo di rinnovamento all’interno delle aziende, ed è il system integrator, ovvero un connettore o collante, come lo definisce Davide Centomo, Direttore Tecnico di Nuovamacut parlando del proprio team. Avere un partner qualificato aiuta ad affrontare le criticità della legancy che ogni azienda deve superare quando vuole innovare. È un gioco di equilibri tra le parti che – afferma Centomo – “implica il saper cogliere l’essenza di quelli che sono gli obiettivi e riuscire a mettere a fattor comune ciò che la tecnologia è in grado di realizzare conoscendo i limiti”. La legancy dei dati cad all’interno delle aziende non è facile da modificare o sostituire e la preoccupazione di chi si occupa di produrre è: come faccio a rendere questa transizione possibile senza interrompere i flussi di lavoro? Abbiamo fatto scouting sul mercato – dice Centomo, cercando delle soluzioni che abilitassero questo cambiamento e le abbiamo trovate, il software è CADfeature™ di Elysium che migra un archivio documenti CAD 3D e 2D di origine, lo trasforma in un formato neutro e rigenera la geometria nel CAD di destinazione.
Guarda il video integrale con gli interventi degli speakers che hanno partecipato al Nuovamacut Live 019.