Aziende, fornitori e abilitatori di tecnologia a confronto
Al dibattito, condotto da Filippo Astone, direttore di Industria Italiana, giornalista e conduttore di Radio24, si sono confrontati le aziende Visionnaire e Beghelli, i fornitori di tecnologia Dassault Systèmes, Hp e Tacton Systems e, nel ruolo di abilitatore di tecnologia, TS Nuovamacut.
La digital transformation ha cambiato e sta cambiando il modo di fare impresa con la differenza che sebbene sia più facile avviare nuovi business e accedere a filiere globali, adesso incombe il rischio di “essere sbalzati via improvvisamente da una concorrenza che arriva da tutto il mondo”.
Per evitare conseguenze di questo tipo, occorre che un’azienda cambi il proprio modello di business, la propria cultura e le funzioni al suo interno e implementi soluzioni tecnologiche innovative per digitalizzare ogni parte del ciclo produttivo e migliorare la cosiddetta customer experience.
L’ alter ego virtuale di un prodotto
Un esempio di tecnologia all’avanguardia sono i gemelli digitali, tema affrontato ampiamente da Umberto Arcangeli, VP Sales Value Solution EuroMed di Dassault Systemes.
I digital twins permettono di ottenere ancora più informazioni di quanto non lo si possa fare nella realtà vera e propria, replicando il funzionamento di un prodotto con un suo alter ego virtuale e visualizzandolo in maniera realistica ancor prima che ne venga realizzata la sua versione fisica.
La 3Dexperience platform, la piattaforma cloud lanciata qualche anno fa da Dassault Systèmes, costituisce un esempio concreto di come l’uso del digital twin agevoli non solo la fase di sviluppo prodotto, ma anche il percorso complessivo della customer experience.
Progettazione e ICT sempre più connesse
Tuttavia, muoversi all’interno di un panorama tecnologico così complesso non è facile perché non basta avere competenze tecnologiche, ma bisogna anche “parlare il linguaggio del business“.
Secondo Giorgio Montanari, Chief Information Officer di Beghelli, infatti i è il CIO a doversi fare portavoce dell’innovazione digitale insieme a dirigenti e direttori di funzione all’interno dell’azienda.
“È estremamente necessario capire se la tecnologia digitale che inseriamo nei nostri prodotti sia utile per il nostro cliente”, afferma Montanari, che spiega come la sfida per Beghelli sia quella di trasferire la tecnologia Iot e cloud all’interno dei loro sistemi e dispositivi.
Per affrontare al meglio questa sfida, prosegue Montanari, meccanica, elettronica e informatica devono confluire in fase di Sviluppo e la parte di progettazione e ICT devono interagire sempre di più per garantire la “fattibilità e il successo di un prodotto”.
Il cliente al centro dell’industria 4.0
Ha parlato di digitalizzazione e personalizzazione, Pawel Dawbrowski, VP Channel Sales, Tacton Systems AB, sottolineando quanto sia importante “portare la prospettiva del cliente nella dimensione 4.0” e fornire tecnologie a supporto delle aziende nei processi di customizzazione e configurazione dei prodotti.
A rendere possibile tutto questo è necessaria una tecnologia – come il configuratore commerciale Tacton CPQ – che semplifichi il lavoro della area commerciale mettendola in condizione di proporre la soluzione configurata più adatta al miglior prezzo, assecondando le esigenze di clienti e aziende.
Questa soluzione è quindi ideale per realtà che si occupano di prodotti con tante componenti e varianti che vanno combinate in modo opportuno in base alla richiesta dei clienti.
Digitalizzazione e artigianalità
Conosce bene i vantaggi di questa soluzione l’azienda Visionnaire, che realizza manufatti artigianali a elevato livello di accuratezza e offre un catalogo con 3000 prodotti, 1500 scelte di tessuti e pelli diverse e più di 130 tipologie di marmi.
Avviare un percorso di digitalizzazione era necessario, come sostiene Claudia Poli, Operation Manager di IPE Visionnaire, per supportare gli sforzi degli artigiani che attraverso il configuratore commerciale Tacton ricevono informazioni giuste e nella combinazione corretta.
La scelta del configuratore ideale è infine ricaduta su Tacton, in quanto l’obiettivo era implementare una soluzione che potesse avere una grande flessibilità e che si potesse adattare a qualsiasi tipo di domanda.
Tacton CPQ ha soddisfatto tutte le aspettative consentendo di evitare combinazioni impossibili ed eliminare proposte difficili da realizzare già in fase di selezione da parte del cliente.
Prodotti customizzati in poco tempo con la Stampa 3D
Sempre sul tema della customizzazione, è intervenuta Eleonora Giacometti, Partner Business Manager, 3D Printing di HP, specificando come proprio HP voglia portare avanti un nuovo concept e cioè quello della personalizzazione a costi e tempi ridotti grazie alla digitalizzazione di massa.
I progettisti quindi non avranno più vincoli di progettazione o di geometrie, ma potranno dare sfogo alla propria fantasia e creare tutto ciò che vorranno grazie alla stampa 3D.
A dimostrazione di questo, Giacometti ha riportato l’esempio di un’arcata dentaria e di come sia possibile stamparne fino a 1000 esemplari, in circa 12 ore, nonostante i pezzi siano gli uni ben diversi dagli altri.
Ma con HP non si parla solo di prototipazione, ma anche di produzione: la sua evoluzione sta nella realizzazione di prodotti funzionali, oggi a colori e prossimamente anche a metallo, con una tecnologia basata sull’acciaio che sarà disponibile nel 2020.
Responsabilità e ruolo del partner
Il ruolo di un un partner che sia non solo fornitore ma abilitatore di tecnologia è quello di rendere decodificabili i messaggi, non sempre intellegibili, della tecnologia e costruire scenari migliori dopo aver conosciuto a fondo criticità ed esigenze aziendali.
A dirlo, Sauro Lamberti, Amministratore Delegato di TS Nuovamacut che ha spiegato come la digitalizzazione abbia permesso all’azienda di cambiare profondamente i servizi di formazione offerti ai clienti con l’introduzione dell’e-learning.
Si tratta di una serie di corsi personalizzati in base ai ruoli aziendali, per trasferire conoscenza alle aziende in modo più efficace, “poiché si ha la possibilità di pianificare la formazione e misurare le competenze delle risorse presenti in azienda”.
Inoltre, un altro servizio importante è fornito dal team della Customer Success Organization dedicato a seguire l’azienda cliente passo dopo passo, nella fase di on-boarding e start-up.
“Non appena viene consegnato un software o una licenza, il nostro team della CSO prende per mano l’azienda e si assicura che tutto quello che abbiamo promesso venga realizzato e consumato da parte dell’utente finale”.
Guarda il video integrale con gli interventi degli speakers che hanno partecipato al Panel Executive “Raccontare l’Era Digitale”.