Nell’ultimo decennio, il mondo del software sta subendo una radicale trasformazione. I programmi, per come li abbiamo sempre concepiti, quindi il loro acquisto, l’installazione, l’utilizzo, si sono evoluti per seguire le nuove esigenze di mercato. I software installati sui PC sono in contrasto con la cronica necessità di sviluppare nuove funzionalità, come sono in continua rincorsa con le prestazioni dei PC. In più si scontrano con la pressante richiesta di integrazione e condivisione dei dati.
Da qui la necessità di trasformare i software in App sul cloud, in modo che siano sviluppabili facilmente e che la distribuzione degli aggiornamenti avvenga con altrettanta facilità. Lo scopo alla base di questa trasformazione è di migliorare la customer experience, ovvero fare in modo che l’utente abbia a portata di mano un software sempre più potente e la possibilità di accedere a dati aggiornati in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo.
Il mondo della progettazione 3D amplifica all’ennesima potenza tutti questi concetti, in questo articolo approfondiremo cosa sono gli applicativi cloud e ne scopriremo insieme le principali differenze.
Gli applicativi cloud sono tutti uguali?
Negli ultimi anni, infatti, la maggior parte dei produttori ha iniziato a sviluppare applicativi cloud orientati alla modellazione 3D, generando non poche domande da parte degli addetti ai lavori. Una su tutte è: ma gli applicativi cloud sono tutti uguali?
La risposta non è facile e nemmeno così scontata, perché si sono sviluppate due macro-famiglie di applicativi cloud che lavorano in modo molto differente: ci sono le applicazioni Web-based e le applicazioni Client-based. Vediamo di seguito le principali differenze.
Progettazione su cloud: focus sugli Applicativi cloud web-based
Un’applicazione web-based è un software al quale gli utenti accedono principalmente tramite Internet. Ciò significa che l’app è gestita da un server e non dal sistema locale dell’utente.
Con applicazioni di questo tipo, quindi, non è necessario installare nulla sul proprio pc. Il software risiede su un server esterno e l’interazione con esso avviene attraverso un browser web. I dati, allo stesso modo, non vengono salvati localmente sul pc, ma vengono archiviati esclusivamente nel cloud.
Applicativi cloud web-based: pro e contro
Questo tipo di soluzione ha intrinsecamente una serie di vantaggi, quali ad esempio:
- alleggerire la propria workstation;
- non dover continuamente aggiornare il PC per avere prestazioni ottimali;
- possibilità di accedere ai software ed ai dati in qualsiasi momento e da qualsiasi posto;
- aggiornamento e condivisione di informazioni sempre aggiornate real-time.
Ovviamente come tutte le cose, questo tipo di soluzione presenta il suo rovescio della medaglia: per poter accedere a software e dati, occorre necessariamente una connessione a internet.
Chiaro che rispetto a qualche anno fa, l’accesso ad internet è molto più facile, basti pensare ai numerosi accessi wi-fi presenti ormai praticamente in ogni luogo e agli hotspot del proprio smartphone con piani tariffari molto vantaggiosi, ma se c’è un qualsiasi problema di connessione, i tuoi progetti non potranno far altro che aspettare.
Progettazione su cloud: focus sugli Applicativi cloud client-based
Un’applicazione Client-based è invece un software che esegue la logica di elaborazione e lo storage dei dati su due sistemi diversi, il primo lato client, il secondo lato server. Con questo tipo di soluzione, parte dell’elaborazione avviene sull’hardware locale dell’utente finale, ad esempio un desktop o un dispositivo mobile e parte su un server remoto.
Quindi il software necessita di installazione locale per poter funzionare e tutti i dati verranno salvati ed archiviati in cloud. Per questo motivo, questo tipo di applicazioni vengono spesso definite come hybrid-cloud.
Applicativi cloud client-based: pro e contro
Rispetto alle soluzioni “full cloud”, le soluzioni ibride hanno alcuni vantaggi, come ad esempio:
- possibilità di lavorare off-line;
- possibilità di connettersi al cloud solo on-demand per sincronizzare i dati quando necessario.
Ma anche per queste applicazioni ci sono degli aspetti negativi:
necessità di installare il software, l’hardware deve essere all’altezza del software, è richiesta comunque la connessione ad internet per sincronizzare e condividere i dati, non tutte le applicazioni consentono di lavorare off-line.
Conclusioni
Alla fine, quindi, quale delle due soluzioni è la migliore? Come abbiamo visto, entrambe le soluzioni portano con sé alcuni vantaggi ed alcuni svantaggi, per cui la scelta della soluzione ottimale dovrà essere fatta dopo una accurata analisi delle esigenze.
Quello che posso dire è che il mercato si sta spingendo verso le applicazioni Web-based, perché l’esigenza comune delle aziende è quella di poter integrare persone e dati per sviluppare prodotti in modo sempre più veloce ed efficace, risparmiando inoltre sui costi di infrastruttura.
A tal proposito ti ricordo che la Piattaforma 3DEXPERIENCE® è nata proprio con questi scopi. Se desideri approfondire l’argomento, ti invito a leggere l’articolo su come questo tipo di soluzione può semplificare l’accesso e la collaborazione per tutto il tuo team.
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