Mettere a sistema mercati sempre più veloci, prodotti di qualità altamente customizzati, sostenibilità economica e infine risorse costituiscono l’impegno più sfidate per le imprese manifatturiere.

Il settore industriale sta attraversando un cambio di paradigma che vede al centro persone e tecnologie; da un lato l’aggiornamento di competenze delle risorse che a vario titolo si occupano delle fasi di sviluppo prodotto, dall’altro la conoscenza approfondita delle soluzioni più innovative e delle loro potenzialità.

Sarà il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna la cornice dell’incontro Manufacturing next generation che il 6 giugno, a partire dalle 14.45, vedrà la partecipazione di TS Nuovamacut rappresentata da Sauro Lamberti, AD, Roberto Casanova Product Manager, Marco Martelli, Responsabile Divisione Additive Manufacturing che dialogheranno con Daniele Vacchi Direttore ITS MAKER e Presidente dell’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale.

Nella location che ripercorre 6 secoli di storia dell’industria del territorio emiliano romagnolo si parlerà ancora una volta di innovazione per tracciare il profilo di una “Next Generation” fatta di conoscenze, approcci e tecnologie che dovranno far parte di un nuovo modello imprenditoriale.

Verrà approfondito come i due mondi della progettazione e produzione, sempre più interconnessi tra loro, possono essere ripensati con l’adozione dell’additive manufacturing. La stampa 3D industriale apre a nuovi scenari a partire dall’ufficio tecnico che può avere maggiore libertà creativa nel progettare prodotti dal design complesso con infinite customizzazioni. Anche nella fase produttiva i vantaggi sono innumerevoli, dalla possibilità di stampare singoli pezzi senza ricorrere all’uso di stampi e assemblaggio delle parti, fino alla riduzione dell’uso delle materie prime con un contenimento dei tempi e costi di realizzo del prodotto finito.

Se dal punto di vista tecnico i benefici sono evidenti, resta da lavorare sul come portare innovazione all’interno delle aziende. Il tema sarà affrontato a chiusura dell’evento da Vacchi che porrà l’attenzione anche sull’importanza del divario tra domanda e offerta nel mondo del lavoro e sulla carenza di personale specializzato che rappresenta un reale freno alla crescita dell’intero sistema produttivo.